CARO VITA: SI AVVII UNA CONSULTAZIONE PUBBLICA

Più il prezzo dell’elettricità sale, più gli sportelli di Federconsumatori ricevono chiamate da cittadini sempre più preoccupati dagli aumenti. Che faccia caldo d’estate o freddo d’inverno per mantenere il giusto comfort in casa abbiamo necessità di energia per alimentare un impianto di raffrescamento o riscaldamento.
Ora i costi energetici sono cambiati e calcolare il consumo energetico degli elettrodomestici presenti nelle case è complicato: occorre tener conto della classe energetica, del tempo di utilizzo e dell’intensità, a questi si aggiungono per chi vive in condominio quello di utenze quali: luce per le scale, portici, ascensore o di quanto è in uso comune.
Sono sempre più allarmanti i rincari a cui i cittadini devono far fronte ogni giorno, specialmente per quanto riguarda le spese per l’energia che peraltro si aggiungono a un disagio abitativo che da tempo deve fare i conti con livelli dei canoni non sopportabili dai redditi dei conduttori su cui oggi peseranno grandi lievitazioni dei costi delle utenze domestiche e condominiali per inquilini e proprietari diretti della prima casa. La crescita dei fenomeni di morosità incolpevole che coinvolge un numero crescente di famiglie è il chiaro indicatore del “costo dell’abitare”.
Come Federconsumatori Basilicata stimiamo in circa 1.000 euro la spesa che ogni famiglia tipo lucana dovrà sopportare nel 2023 alla luce dei rincari delle bollette di energia elettrica, in regione le famiglie in povertà energetica oscillano tra le 56 e le 84 mila, per un numero di persone compreso tra 132 e 200 mila.
Una risposta al caro energia per le famiglie sono le comunità energetiche rinnovabili, uno strumento per consentire ai condomini nella città di autoprodursi l’energia elettrica rinnovabile, perlopiù prodotta con pannelli solari, condividendo il consumo e riducendo in modo significativo le spese per le bollette. Con tre vantaggi: non pagano l’energia che producono, ricevono un incentivo per ogni kilowattora condiviso nella comunità, se immettono il surplus nella rete elettrica nazionale vengono ripagati a prezzi correnti, e se si pensa all’aumento di valore economico 1 megawattora, che dalla primavera 2020, è aumentato da 20 euro a quasi 500 euro.
Inoltre sono previsti altri vantaggi economici dall’ARERA, l’Autorità per l’energia, come la restituzione di una quota della tariffa di distribuzione (0,5 euro) e un riconoscimento per le minori perdite sulla rete di distribuzione dell’energia, che oscilla tra l’1,2 e il 2,6% del prezzo dell’energia elettrica.
A questi vantaggi economici, in merito alle politiche di indipendenza energetica in un contesto di piena sostenibilità ambientale, sono da aggiungere quelli fiscali relative al recupero del patrimonio edilizio ed alla riqualificazione energetica degli edifici, colloca i benefici connessi all’installazione di impianti basati sull’impiego di fonti rinnovabili (tra i quali, evidentemente, gli impianti fotovoltaici) nell’art. 16 bis, lettera h), del D.P.R. 917/1986, che prevede una percentuale di detrazione del 36% con un limite di spesa di € 48.000 (da diversi anni aumentati transitoriamente, rispettivamente, al 50% e ad € 96.000).
Anche, nell’ambito del Superbonus, l’installazione di impianti fotovoltaici è un intervento cosiddetto “trainato”, cioè agevolabile solo se avviene nell’ambito di interventi strutturati di riqualificazione energetica o sismica.
Per questo come Federconsumatori Basilicata chiediamo attenzione al Governo regionale, garantendo l’accesso alle risorse energetiche a tutti i soggetti fragili e a chi si trova in una condizione di povertà energetica, disponendo, per tali soggetti e per i morosi inconsapevoli la sospensione dei distacchi, inoltre chiediamo che la Regione si faccia carico degli incrementi dell’utenza di luce per gli inquilini degli appartamenti di proprietà dell’Ater, l’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale di Potenza e Matera, prendendo a riferimento le bollette dell’anno precedente e calcolando la differenza dovuta alla crisi energetica.
In questo modo i cittadini che vivono nelle case popolari di tutta la Basilicata avranno un aiuto concreto e immediato per affrontare l’attuale emergenza economica. Inoltre chiediamo che la Regione coinvolga le parti sociali dei consumatori utenti in una consultazione pubblica sul “Caro Vita e Caro Energia” in cui affrontare l’assunzione di provvedimenti in materia di prezzi e politica energetica.