NUOVI TERMINI PER IL REDDITO DI EMERGENZA E IL BONUS FIGLI

C’è tempo fino al 31 luglio 2021 per presentare domanda per il Reddito di Emergenza (REM) (di cui all’articolo 12 del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41) precedentemente fissato al 30 aprile.
Il Reddito di emergenza è una misura di sostegno economico ai nuclei familiari in condizioni di necessità. Viene riconosciuto per un valore da 1.200 a 2.400 euro, relative alle mensilità di marzo, aprile e maggio. Gli importi vengono incrementati se si ha in famiglia un componente in condizioni di grave disabilità. Per ottenere il nuovo REm, Reddito di Emergenza, devono esserci tutti i seguenti requisiti:
• Valore del reddito familiare riferito alla mensilità di febbraio 2021 inferiore a una soglia pari all’ammontare del beneficio REm. Per i nuclei familiari che risiedono in abitazione in locazione, la soglia reddituale di accesso al beneficio aumenta di un dodicesimo del valore annuo di locazione, come da dichiarazione ISEE.
• Residenza in Italia, con riferimento al solo componente che richiede il beneficio.
• Patrimonio mobiliare inferiore a 10.000 euro riferito all’anno 2020. La soglia è aumentata di ulteriori 5.000 euro per ogni componente del nucleo familiare diverso dal richiedente, fino a un massimo di 20.000 euro. Tale massimale è incrementato di 5.000 euro in caso di presenza nel nucleo familiare di un componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza.
• ISEE in corso di validità, ordinario o corrente, non superiore a 15.000 euro.
• Nel nucleo familiare non devono essere presenti componenti che percepiscono, o hanno percepito, una delle indennità Covid per i lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali, dello spettacolo e dello sport.
Contemporaneamente e in aggiunta, dal 1° luglio sarà possibile per disoccupati e lavoratori autonomi chiedere l’assegno per i figli sul portale dell’Inps. Si tratta del cosiddetto “assegno ponte” destinato per i prossimi sei mesi ad anticipare l’entrata in vigore da gennaio 2022 del nuovo assegno unico universale per le famiglie. Basterà seguire una procedura semplificata, inserendo il codice fiscale e l’Iban (tutti gli altri dati necessari saranno recuperati in modo automatico dai sistemi informatici). Ma attenzione in questa prima fase, cioè fino alla fine dell’anno, l’assegno unico sarà in vigore solo nella versione “ponte”, destinata a chi finora è rimasto escluso dagli assegni familiari, ossia lavoratori autonomi, partite Iva e disoccupati. Per gli altri, fino al 31 dicembre, è prevista una maggiorazione dei sussidi che già esistono. La nuova misura entrerà a regime per tutti solo dal primo gennaio 2022.