PREZZI AL CONSUMO: L’INDAGINE DI FEDERCONSUMATORI BASILICATA

Osservati 18 prodotti in 7 punti vendita a Potenza. Gli omogeneizzati hanno i prezzi più instabili
Una lente di ingrandimento sull’andamento dei prezzi dei beni necessari alla vita quotidiana delle famiglie. Questa è stata l’indagine svolta dalla Federconsumatori Basilicata per tre settimane a ridosso delle imminenti festività pasquali. Sul campo, anzi tra le corsie dei supermercati, i tirocinanti provenienti dalla Facoltà di Economia dell’Università degli Studi della Basilicata, che hanno selezionato un paniere di 18 prodotti comprendenti generi alimentari di prima necessità e alcuni prodotti per la cura della casa e della persona. L’osservazione è stata condotta in 7 punti vendita di Potenza, di cui 6 supermercati della grande distribuzione e 1 rivendita di prossimità.
Ne è risultato che la maggiore stabilità di prezzi si ha nella piccola rivendita, dove se anche il prezzo medio è più alto, non subisce le oscillazioni tipiche delle offerte delle grandi catene.
Pane, acqua, pasta, zucchero, salsa di pomodoro mantengono prezzi pressoché stabili in tutti i punti vendita. Il “necessaire” per i neonati, pastina e pannolini, risultano invariati, ma non gli omogeneizzati che, a parità di prodotto, in ogni punto vendita, mostrano un’altalenanza settimanale davvero elevata, con un’oscillazione del 25% da una settimana all’altra.
Il latte, il caffè e l’olio subiscono diminuzioni di prezzo quando sono in offerta anche del 33%, frutto principalmente delle politiche industriali. Così come pure i prodotti come dentifricio, carta igienica e assorbenti igienici .
A confermare questi dati, anche i risultati di un mini-sondaggio rivolto al pubblico dei canali web della Federconsumatori Basilicata, in cui si è chiesto direttamente ai consumatori su quali prodotti abbiano notato maggiori cambiamenti. Il campione ha un’età compresa tra i 20 e i 29 anni e dalle risposte si evidenzia che i prezzi sono leggermente incrementati per prodotti medici, cura della persona e cura della casa; mentre per gli elettrodomestici, i beni informatici, i prodotti per animali e abbigliamento non si evidenzia alcuna alterazione.
Ciò che ha subito un leggero aumento secondo gli intervistati sono stati i generi alimentari (carne, pesce, frutta e verdura), i guanti monouso e i disinfettanti; mentre pane, latte, pasta, riso, olio, scatolame, alimenti per l’infanzia non hanno subito alcuna alterazione; infine, solo per le mascherine, si riscontra che il prezzo è leggermente diminuito.